sabato 19 maggio 2007

chapter 3: Revenge

[on air: Goatwhore - A haunting Curse...] 

Come ogni cosa vado e vengo. 

L'avevo pensata come un dettato sulle paranoie, di cui io pare che sia un maestro. Ma non mi va dopotutto, sono stanco e marcio dentro. 

(ah sofferenza, beata sofferenza!) 

che ci vo a fare da un dottore? per sentirmi dire che è tutto ok? per sentirmi dire che non ho volontà di un destino importante? 

queste sono scritture criptiche. Così sono pensate, così sono. 

Non lasciate che la PAURA vi vinca... Cacciate fuori le palle, ammesso che ne abbiate! questa è la nostra maggiore nemica insieme alla NOIA e alla PARANOIA. 

Ma domineremo. oh sì! 

sfiorare e non toccare... estendersi oltre il te e il me e vedere qualcosa per poi non vederci più per niente. così è e così va. afferrare le cose per i fianchi e vivere dentro mentre si muore fuori. 

Abbracciate il dolore con l'interezza che vi appartiene. Non fuggite davanti alla sofferenza, testa alta e petto infuori. 

Mi fanno tristezza tutte ste persone finto-depresse per quattro stronzate. Crescete diobestia, allargate gli orizzonti; pensate in grande. E iniziate a pensare intanto. 

Accesso sarà dato solo alle menti contrarie. 

Nel frattempo è il caso che io vada a dormire. 
Se domani non dovessi tornare la mia morte sarà vendicata da miglialia di figli in fiamme. 

ps: grazie a eve delle Viper per la compagnia :) 

la vendetta... chi dice che non ne vale la pena non ha capito un beneamato cazzo della vita. e la vita non ha capito lui.

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